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Una risposta alla povertà educativa nella Diocesi di Catania

2022-11-19 17:44

Associazione Cappuccini

Articoli,

Una risposta alla povertà educativa nella Diocesi di Catania

Fate indossare ai ragazzi il grembiule della scuola e toglieteli dalla strada.

In risposta all’emergente povertà educativa e all’elevato numero di ragazzi che non frequentano o abbandonano la scuola, è stato istituito nell’Arcidiocesi di Catania , primo in Italia, l’ufficio diocesano per la dispersione scolastica, e come un cantiere  in costruzione attiva  servizi di ascolto dei bisogni sociali e indirizza verso un cammino di istruzione e di formazione.

 

Nell’incontro di presentazione l’Arcivescovo Mons Luigi Renna, ha tracciato le motivazioni, le  finalità e i compiti assegnati al nuovo ufficio che, in sinergia con l’Osservatorio Metropolitano per la dispersione scolastica, attivato presso la Prefettura di Catania, con il coinvolgimento del Tribunale dei Minori, della Procura della Corte di Appello, del Provveditorato agli Studi,  dell’Università, delle Forze dell’Ordine, dell’Asl e delle associazioni di volontariato, crea una “rete educativa a sostegno delle famiglie e dei ragazzi a rischio di dispersione”.

 

L’appello lanciato in occasione della festa estiva di Sant’Agata ai numerosi devoti con il sacco bianco “Fate  indossare ai ragazzi il grembiule della scuola e toglieteli dalla strada” e poi ancora la lettera d’avvio dell’anno scolastico  con l’invito a scrivere un dialogo tra Don Milani e Rosso Malpelo,  sono stati letti come segni di viva e attenta sensibilità pastorale che impegnano la comunità diocesana ad un cammino di servizio e di attenzione alle fasce deboli della società, in risposta non soltanto dell’assistenza della Caritas per il cibo e i bisogni materiali, ma alla formazione culturale, garanzia di crescita e di sviluppo morale e sociale.

Ricordando il beato Card. Benedetto Dusmet, Mons, Renna ha evidenziato che il grande apostolo della carità, oltre ad “assicurare a tutti un panettello, è stato promotore di cultura nella città di Catania dell’Ottocento, istituendo centri scolastici educativi chiamando a Catania i Figli dei Don Bosco, i Fratelli delle Scuole cristiane e  le Suore delle Congregazioni religiose che operano nel settore educativo.

 

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